Il Governo mette a disposizione di coloro che intendono acquistare un impianto antifurto degli incentivi sotto forma di detrazioni fiscali, detrazioni che le legge di bilancio ha confermato anche per il 2018.

Il 50% della spesa sostenuta, massimo di 96mila euro, per l’acquisto, installazione e progettazione di un allarme è detraibile. Cerchiamo di capirne di più. Cos’è una detrazione?

Le detrazioni rappresentano la sottrazione di un importo dall’imposta che da “imposta lorda” diventa “imposta netta”. Quando andiamo ad effettuare la dichiarazione dei redditi se dobbiamo pagare 1000 euro di tasse e possiamo usufruire di una detrazione di 100 euro, pagheremo 900 euro, ovvero 1000-100 Nel nostro caso sono detraibili al 50% le suddette spese sostenute. Se un impianto antifurto ci è costato 6000 euro, il 50% è 3000 euro. Dato che le detrazioni devono essere spalmate per 10 anni, ogni anno potremmo detrarre 300 euro (3000/10).

Quali impianti antifurto possono essere detratti?

Sono detraibili le spese per Interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. Nella fattispecie:

  • grate per finestre
  • antifurti centraline, telecamere sorveglianza, sensori, contatti magnetici apertura porte
  • porte blindate
  • vetri antisfondamento
  • casseforti a muro
  • tapparelle metalliche con blocco

Inoltre, sui lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzati su fabbricati a destinazione abitativa privata è prevista l’applicazione dell’IVA ridotta al 10%.

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